SALERNO. Morris Molinari (nella foto in groppa a Mounard al termine dell’incontro) non condanna il gesto di Francesco Montervino. Il difensore centrale, forse perchè anch’egli calciatore, giustifica la reazione del proprio capitano e compagno di squadra. Molinari infatti, come affermato anche dal tecnico Carlo Perrone, spiega che alla base della polemica esultanza di Montervino c’erano le provocazioni subite e perpetrate da alcuni pseudo tifosi dell’Aversa Normanna nei suoi confronti: «Anche io li ho sentiti ma non più di tanto, il bersaglio oggi non ero io ma soprattutto Francesco. E’ stato provocato per tanto tempo, e poi credo che la sua reazione non sia stata chissà che. Ha solo esultato tropppo. Poi però Montervino si è fatto cacciare, lasciando la Salernitana in doppia inferiorità numerica e con ancora quasi un tempo da giocare. Anche in questo caso Molinari si traveste da avvocato difensore del proprio capitano: «L’espulsione -ha affermato il centrale- è nata da due situazioni strane e molto diverse tra loro come un’esultanza ed un fallo di mano. Di sicuro Montervino poteva evitare il primo giallo, ma il suo è stato un piccolo sfogo, ora non colpevolizziamolo più di tanto».